Ciò che ci preoccupa come studiosi del diritto internazionale, e che ci spinge a intervenire, sono le posizioni recentemente assunte dalle forze politiche e dalle istituzioni del nostro paese in merito ad alcune questioni cruciali del contesto israelo-palestinese.
Più precisamente, ci preoccupano gli ordini del discorso del dibattito pubblico e le posizioni non assunte in Italia e dall’Italia a proposito:
1) del diseguale impatto delle ostilità sulle due popolazioni civili vittima dell’escalation, una delle quali vessata da una delle più gravi crisi umanitarie del mondo;
2) del correlato quadro di contesto di illeciti internazionali che precedono le ostilità e permangono inalterati a seguito della momentanea cessazione delle stesse;
3) dei possibili profili di rilevanza penale internazionale dei metodi di conduzione delle ostilità, che aggiungono agli illeciti statali responsabilità individuali e da comando che la comunità internazionale ha il dovere di perseguire.
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