Ultimi articoli
Vorrei ma è vietato. Note sul “quantitative easing”
Salvatore D’Acunto è professore associato presso la Seconda Università di Napoli 1. «Quantitative easing» è un’espressione pomposa sotto la quale si nasconde una tecnica di gestione della congiuntura vecchia e dai ben noti limiti. Una volta, prima che si affermasse l’imperante costume comunicativo secondo cui qualunque concetto diventa più «cool»
La violenza di Boko Haram in Nigeria e la credibilità del sistema africano di sicurezza collettiva
Federica Musso è dottoranda di ricerca presso l’Università di Macerata Il recente massacro compiuto nella città di Baga, nel Nordest della Nigeria, è l’ultimo di una lunga serie di gravi atti di violenza ai danni della popolazione civile imputabili al gruppo fondamentalista islamico ufficialmente denominato «People Committed to the Prophet’s
Della legittimità del programma OMT della BCE, per ora… ovvero: le conclusioni dell’avvocato generale Cruz Villalón nel caso Gauweiler et alii c. Deutscher Bundestag
Susanna Cafaro è professore associato di diritto dell’Unione europea presso l’Università del Salento Il caso Gauweiler è il primo rinvio pregiudiziale inoltrato dalla Corte costituzionale tedesca alla Corte di Giustizia dell’Unione europea ed è – anche solo per questo – destinato a fare storia. È anche l’ultimo atto di un
Alcuni pensieri su «Charlie Hebdo», la libertà d’espressione e le leggi liberticide
Luca Pasquet è dottorando in diritto internazionale presso il Graduate Institute of International and Development Studies di Ginevra Come cambia il vento. Qualche mese fa, paesi come il Regno Unito e l’Italia discutevano se criminalizzare l’istigazione all’omofobia e alla transfobia. Oggi, dopo l’attentato al settimanale umoristico Charlie Hebdo, la parola